
Basta leggere l’elenco degli ingredienti per capire che siamo di fronte a una preparazione con un profilo qualitativo merceologico non proprio eccellente.
Sotto accusa troviamo l’ormai noto olio di palma, lo zucchero raffinato e la vanillina. La Stampa degli altri paesi europei parlano della Nutella come di un prodotto che può provocare gravi problemi per via dell’elevato contenuto di olio di palma e di zucchero raffinato, sottolineando inoltre il basso contenuto di nocciole: solo il 13% sul totale degli ingredienti.
Un quinto della Nutella è costituito da grasso puro. Nutella usa olio di palma al posto del pregiato e costoso burro di cacao (considerato l’ingrediente principe di tutti i prodotti a base di cioccolato). L’abilità di Ferrero consiste nel rendere piacevole al palato un olio di mediocre qualità come quello di palma attraverso un processo di raffinazione che permette di selezionarne la parte più nobile. L’operazione è possibile grazie a un impianto di frazionamento che possiedono solo sette aziende al mondo. Questa scelta permette di ridurre drasticamente i costi, ma penalizza la qualità nutrizionale essendo gli oli di palma sconsigliati dagli esperti di nutrizione. L’olio di palma quando viene riscaldato nelle lavorazioni industriali porta alla formazione di acidi grassi che possono risultare dannosi per l’organismo umano anche in piccole quantità.
Lo ha confermato Alfonso Lampen, esperto di alimentazione dell’Istituto Federale per la valutazione dei rischi della Germania (BFR). Gli acidi grassi, sostiene Lampen, che si formano nella lavorazione dell’olio di palma sono dannosi per i reni, per il fegato e per i testicoli e possono anche avere effetti cancerogeni.
Sono numerosi gli articoli che all'estero attaccano la Nutella, non soltanto per la presenza di olio di palma ma anche perché contiene ingredienti come lecitina di soia, vanillina e latte in polvere.
La vanillina è un ingrediente artificiale che rappresenta una neurotossina per le cellule cerebrali. Anche se, secondo l'OECD la vanillina non è una sostanza pericolosa per la salute e al riguardo non sono mai stati identificati rischi particolari. viene definita come un additivo utilizzato in tutto il mondo e approvato dalle autorità per la sicurezza alimentare. la vanillina viene utilizzata come additivo alimentare sintetico perché la produzione di bacche di vaniglia non risulta sufficiente a soddisfare la domanda industriale .
Inoltre Ferrero Australia ha ribadito che l’olio di palma utilizzato per produrre la Nutella è 100% sostenibile sulla base della certificazione RSPO
Il timore è che la RSPO protegga dalla deforestazione soltanto le parti di foresta considerate 'ad alto valore di conservazione' e continui nel frattempo a permettere la deforestazione per la coltivazone di palme da olio in aree 'di minor valore'. L'organizzazione Salviamo La Foresta fa notare inoltre che compagnie con certificazione RSPO continuano ad essere coinvolte nella deforestazione. Senza contare che la stessa Ferrero fa parte di RSPO e che esiste dunque il dubbio che i controlli siano in qualche modo pilotati.
L’altro segreto che suggella il mito è l’imponente campagna di marketing del gruppo Ferrero che, grazie agli spot di tutti i suoi prodotti (Kinder, Rocher, Fiesta…) è considerato il primo inserzionista televisivo del settore alimentare, con un budget di spesa milionario. E così, Nutella è un mito perché oltre a essere un gusto, un sapore, rappresenta un marchio di riferimento per la maggior parte dei consumatori.
Negli ultimi anni la Nutella ha dovuto modificare la pubblicità e cambiare etichetta numerose volte. Si tratta di un bilancio pesante per la crema di nocciole più famosa al mondo, che evidentemente sconta una politica commerciale molto aggressiva ma poco trasparente. L’ultimo episodio in ordine di tempo è quello registrato negli Stati Uniti, dove un tribunale americano ha costretto Ferrero a pagare oltre 3 milioni di dollari per una pubblicità «ingannevole», in cui si descrive la Nutella come un prodotto «nutriente» e «salutare».

Dopo la condanna Ferrero Usa modificherà lo spot e l’etichetta in modo da evidenziare il livello di grassi e zuccheri sul frontespizio del barattolo.
Il secondo incidente risale al novembre dell’anno scorso quando l’Alta corte regionale di Francoforte ha invitato la società di Alba a cambiare etichetta. La causa è stata portata avanti dall'associazione di consumatori tedesca Bundesverband der Verbraucherzentralen, che accusava Ferrero di riportare sui vasetti i valori nutrizionali in modo difforme. Le voci di grassi e carboidrati erano riferite a una porzione da 15 grammi, mentre i valori di vitamine e sali minerali erano riferiti a 100 g. Secondo il giudice questa disparità tende a occultare l’elevato tenore calorico dovuto a grassi e zuccheri e l’acquirente distratto può quindi pensare che la crema contiene poche calorie e molte vitamine. Il giudice ha invitato la società a cambiare il testo aggiungendo i valori nutrizionali riferiti a 100 g a fianco di quelli relativi a una porzione da 15 g. Ferrero ha fatto ricorso contro la decisione.
Per la cronaca, successe qualcosa di simile anche in Inghilterra nel 2008. Dove la pubblicità è stata ritirata per disinformazione, perché LA NUTELLA sarà anche un piacere al palato, ma NON fa bene alla nostra salute.
Per coloro che stanno già pensando a criticarmi vorrei chiedervi.. se un panetto di burro avesse lo stesso sapore della Nutella, lo mangereste??.. Siate sinceri, almeno con voi stessi.
Grazie, a presto!