"Il latte
è il nutrimento dei cuccioli dei mammiferi nelle prime fasi di vita e viene
secreto dalla ghiandola mammaria che
si atrofizza al momento dello svezzamento".
Questa è la definizione della parola “latte” sul
dizionario. Si, le prime fasi, dice
il vocabolario, non per tutta la vita.
L’uomo è l’unico mammifero che continua a bere latte dopo lo svezzamento.
Il latte ha una composizione chimica diversa da mammifero a mammifero e cambia composizione chimica adattandosi alle esigenze di crescita.
Dove sta scritto che bisogna assumere un alimento che non vi appartiene e per di più di un
animale che non è della nostra razza?
La risposta è sempre la stessa: il latte contiene calcio e
quindi fa bene per l’osteoporosi! Approfondiamo un pochino..
Tutto si basa sul presupposto che il Calcio presente venga
assorbito, ma per essere assorbito
oltre alla giusta proporzione tra Calcio e Fosforo, c’è anche bisogno di
Magnesio che è presente nel latte materno, ma che manca nel latte vaccino.
Nel latte materno la quantità di Calcio è molto inferiore
e quindi viene spontanea una domanda: non è che il Calcio in così grande
quantità nel latte vaccino sia necessario per un vitello che deve crescere in poco tempo da 10 a 150 kg ?
Per essere fissato, il calcio deve avere un rapporto
Calcio/Fosforo di circa 2:1, per due
parti di Calcio necessitano una di Fosforo e Magnesio.
Per il latte vaccino il rapporto Calcio/Fosforo è di 1.3:1
è dunque in eccesso di fosforo.
Per il latte materno il rapporto è di 2.4:1 (rapporto ottimale).
Perciò il calcio assunto dall’introduzione di latte vaccino non ha la proporzione
adeguata per essere assimilato.
Nel latte vaccino troviamo 1170 mg./litro di calcio, nel
latte materno 340 mg./litro, quindi non è la quantità, ma la qualità.
Il latte vaccino tende ad acidificare il corpo umano che ha bisogno di un pH neutro o meglio
ancora alcalino.
Per tamponare l’acidosi, l’organismo utilizza un sistema
molto semplice, il “sistema tampone”:
rimuove il Calcio (basico) dalle ossa come bicarbonato per tamponare l’acidità
del sangue. Se continuo ad assumere alimenti acidi viene sempre attivato il
sistema tampone con conseguente formazione di osteoporosi.
“In Medicina ormai è noto che il cancro
prolifera in ambiente acido e, secondo recenti studi, il latte può favorire il
tumore della mammella, della prostata e delle ovaie”. (Dr. Umberto Veronesi)
“Lo zucchero contenuto nel latte, il lattosio, viene
scisso nell’organismo ottenendo un altro zucchero, il galattosio. A sua volta
il galattosio viene ulteriormente catabolizzato da enzimi. Quando il consumo di
latticini eccede quantitativamente la possibilità enzimatica di catabolizzare
il galattosio, questo può accumularsi nel sangue, e può danneggiare le ovaie femminili. Alcune donne possiederebbero
inoltre livelli di questi enzimi particolarmente bassi, ed il consumo regolare
di derivati del latte può triplicare in loro il rischio di sviluppare cancro
ovarico.” (Dr. Luciana Baroni).
Inoltre nel latte e nei latticini possiamo trovare tracce
di pesticidi ed altri farmaci, antibiotici, ormoni
sintetici, tra i quali rBGH, ormone della crescita del bovino, che si usa
per far produrre maggior latte alle mucche.
L’iper produzione di latte e la mungitura a macchina provocano
mastiti ed infiammazioni che sono la
spiegazione ai farmaci e antibiotici.

La caseina (proteina
del latte) viene utilizzata come colla per le etichette delle bottiglie di
birra, o come colla per mobili; nel nostro sistema digestivo, questa sostanza
esterna fa reagire il nostro corpo, producendo anticorpi, istamina, muco ecc.
La produzione eccessiva di muco e catarro nei bambini
diminuisce notevolmente con una drastica diminuzione di assunzione di latte, in
quanto il muco viene prodotto proprio per liberarsi
in modo naturale di questo ospite esterno indesiderato.

Insomma, dovrebbe bastare a capire che noi siamo sempre e comunque animali, mammiferi. Che come tali non abbiamo proprio bisogno, in età adulta, di consumare il "cibo per neonati" e tanto meno di assumerne uno di altre razze!!!
Oggi giorno è pieno di derivati vegetali. Latte di Soia, Mandorla, Riso, Farro. Se proprio non riuscite a farne a meno, sceglietene uno tra questi. Personalmente, per farmi il cappuccino mattutino dove inzuppare biscotti senza olio di Palma, uso quello di Farro (anche chiamato Kamut). Insieme al caffè, quasi non si nota la differenza. ma poi, differenza o meno, ricordatevi che lo state facendo per voi stessi!
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Grazie, a presto!